Dopo 40 anni dalla chiusura, la Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi nel Rione Sanità riapre il 20 Maggio 2023 sotto una nuova luce, quella dell’arte. La chiesa che riapre a Napoli diventa uno spazio nuovo, dedicato all’esposizione di arte contemporanea.
La Chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi ospiterà infatti lo Jago Museum accogliendo al suo interno alcune delle opere più straordinarie dello scultore Jago.
L’arte che restituisce la vita
Dopo quasi mezzo secolo, la chiesa di Sant’Aspreno ai Crociferi riprende vita grazie ad un’iniziativa ambiziosa di Napoli che ha proposto un programma di arte pubblica e mostre, che rivalutano luoghi abbandonati e consegnano una nuova libertà ai linguaggi contemporanei.
Un beneficio per i luoghi partenopei, che giova senza dubbio ad una rigenerazione della città, ma che si pone anche come un vantaggio per i cittadini napoletani che vivono Napoli ogni giorno.
Imminente in questa iniziativa di rinascita è il lancio della mostra di Jago (Jacopo Cardillo), artista italiano che opera nel campo della scultura.
“Ognuno vive l’arte liberamente, in base alle emozione che prova”, le parole dello stesso artista testimoniano le sue abilità da gran comunicatore: intendere e spiegare la sua visione dell’arte che ha ragione d’essere per l’emozionalità intrinseca nella stessa arte.
Molteplici negli anni sono state le occasioni, anche sui social, in cui Jago ha dimostrato d’essere un grande comunicatore, di se stesso e della sua arte, in un coinvolgimento emozionale e personale dell’arte.
“Nel quartiere Sanità c’è il futuro, c’è terreno fertile e creatività. Ho scoperto persone che si danno da fare; sono scultori dell’umanità, sono persone che plasmano materiale umano. È un luogo che ha tutte le carte in regola per essere uno dei centri culturali più importanti d’Italia, perché è una realtà che sta già vincendo tutto dal punto di vista della qualità e dell’accoglienza”.
(Jago, Novembre 2022, intervistato da Artribune)
Jago e la sua arte scultorea
Già per diverso tempo, Jago ha occupato la chiesa barocca nel Rione Sanità di Sant’Aspreno ai Crociferi utilizzandola come studio di creazione delle sue opere.
Oggi, 20 Maggio 2023, diventa un museo d’arte a tutti gli effetti e apre le porte al pubblico istituendosi come una nuova meta di “pellegrinaggio” artistico.
Diversi gli attori scesi in campo, che insieme hanno collaborato alla concretizzazione del progetto Jago Museum. In primo luogo, il Fondo Edifici Culto (FEC) con la convenzioni firmata e in collaborazione della Cooperativa La Paranza, attore principale che ha contribuito all’allestimento e la cura del luogo. In ultimo, Don Antonio Loffredo, rettore della chiesa di Sant’Aspreno nonché fondatore della Paranza, attore chiave nella traslazione della Chiesa da studio a museo, o meglio, per dirla con le sue stesse parole:
“Ora un altro spazio sta per diventare luogo: Sant’Aspreno tornerà ad essere abitata. La scelta di riaprire un’antica e bella chiesa seicentesca e destinarla anche a Jago, ai suoi progetti e alle sue opere, è il segno di come la cura della cultura e la cultura della cura siano la sola strada da percorrere per rinascere insieme.”
Una figura molto popolare in città quella di Don Antonio Loffredo, per l’impegno con cui, negli ultimi anni, ha saputo valorizzare il patrimonio e le energie – soprattutto quelle giovani – della Sanità. “Con un puro spirito di condivisione egli restituisce dignità e funzione a chi è abbandonato, lo fa con le persone e con i luoghi”, le parole con cui Jago parla di Don Antonio.