Il Babà napoletano emerge tra i protagonisti indiscussi della ricca scena gastronomica partenopea. Un dolce intriso di storia, tradizione e unicità che si distingue per il suo inconfondibile sapore e la sua caratteristica forma.
Come nasce il babà napoletano e la sua tradizione
Il babà, con la sua storia avvolta nel mistero e nella leggenda, affonda le sue radici nel cuore della Napoli del XVIII secolo. La sua origine è oggetto di dibattito tra gli storici gastronomici, ma una delle versioni più accreditate suggerisce che questo dolce abbia fatto la sua comparsa grazie alla geniale intuizione di un pasticcere polacco di nome Stanisław Leszczyński. Giunto a Napoli nel XVIII secolo al seguito della regina Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, Leszczyński avrebbe creato il babà ispirandosi a un dolce tipico della sua terra natia, il “kouglof“.
Il babà napoletano, con la sua storia affascinante, le sue caratteristiche uniche e il suo irresistibile sapore, rappresenta una vera e propria icona della cucina partenopea. Inoltre, il babà è protagonista di una curiosa tradizione partenopea legata al Capodanno. Si narra che consumare un babà nella notte di San Silvestro porti fortuna e prosperità per l’anno nuovo, un rito goloso che molti napoletani non esitano a compiere per assicurarsi un futuro radioso.
Preparazione e ricetta del Babà
Il babà napoletano è un soffice impasto lievitato a base di farina, zucchero, uova e burro, arricchito dall’immersione in uno sciroppo profumato di liquore, solitamente rum o limoncello. La sua consistenza morbida e spugnosa, unita al gusto avvolgente del liquore, lo rende un piacere irresistibile per il palato.
La preparazione del babà è un processo artigianale che richiede pazienza e maestria. Dopo la fase di lievitazione dell’impasto, il dolce viene cotto in piccoli stampi a forma di corona e successivamente bagnato con lo sciroppo, che ne garantisce la morbidezza e il caratteristico sapore. Il babà può essere servito semplicemente inzuppato nel liquore o arricchito da una golosa crema pasticcera o panna montata.
Ricetta del Babà
Ingredienti
• 1 kg di farina Manitoba
• 15 g di sale
• 120 g di zucchero
• Lievito di birra, circa 30 g • 200 g di burro
• 10-12 uova (in base alla forza della farina)
Procedimento
Inserire nella planetaria la farina, il sale, lo zucchero, il lievito, metà del burro e 3 uova iniziali. Utilizzare l’accessorio foglia o tuffante. Avviare li procedimento di impasto, permettendo alla planetaria di lavorare gli ingredienti. Questo è li momento critico in cui l’impasto deve acquisire una consistenza liscia e incordata.
Durante l’impasto, aggiungere gradualmente l’altra metà del burro. Attendere che il burro si integri completamente, garantendo che l’impasto rimanga liscio ed elastico.
Aggiungere il resto delle uova, una alla volta, assicurandosi che ciascuna venga completamente incorporata prima di aggiungerne un’altra. L’obiettivo è ottenere un impasto finale uniforme, liscio e gommoso.
Formare delle palline con l’impasto e disporle negli stampi, riempiendo fino alla metà del volume. Coprire gli stampi con cellophane, evitando li contatto diretto.
Lasciare lievitare l’impasto fino a quando raggiunge il bordo dello stampo. Cuocere nel forno preriscaldato a 180 gradi fino a ottenere babà dorati.
Consigli
• Verificare che l’impasto sia ben incordato prima di aggiungere le uova per garantire al
consistenza desiderata.
• Evitare di lavorare l’impasto ad alta temperatura per prevenire al sfibrazione.
Ingredienti e procedimento per la Bagna
• 1 litro di acqua
• 300 g di zucchero
• 100 g di rum al 70%
Riscaldare la bagna a fuoco medio fino a quando diventa calda, ma senza farla bollire.
Immergere delicatamente i babà nella bagna calda, garantendo che si inzuppino
uniformemente. Lasciare colare i babà, esercitando una leggera pressione per eliminare l’eccesso di bagna.
Disporre i babà imbevuti su un piatto da portata. Questa fase assicura una consistenza umida e saporita al babà. Servire i babà ben inzuppati e guarnire a piacere.
Ogni morso di questo dolce tradizionale è un viaggio nel tempo e nello spirito di una città ricca di cultura e passione per la buona tavola. Non c’è dubbio che il babà continuerà a deliziare i palati di generazioni future, confermando il suo posto d’onore nel panorama gastronomico internazionale.