La Gaiola è un isolotto minore del Golfo di Napoli e sulle sue sponde sorge una meravigliosa villa dall’aspetto meraviglioso, dov’è facile immaginare giornate paradisiache ed una vita piena di piaceri.
A Napoli niente è come appare: ogni luogo ha una sua storia segreta, e quella della Gaiola è ben più vicina all’inferno che al paradiso. Tutti in città sanno che nella villa, e su tutto l’isolotto della Gaiola, è presente una terribile maledizione. La sfortuna perseguita la Gaiola e macchia le sue coste di racconti sinistri e morti misteriose. Per questo motivo la villa è disabitata da quarant’anni.
La leggenda vuole che vicino la villa sorgesse la scuola di magia di Virgilio, il quale insegnava ai suoi allievi l’arte della magia e dell’alchimia. Stando a quanto riportano le storie che la città tramanda oralmente, la Gaiola si ritrovò sotto effetto di una terribile maledizione proprio per colpa di uno degli allievi del poeta Virgilio. Una maledizione che avrebbe portato, nei secoli successivi, jella, sfortuna e persino morte a tutti gli abitanti dell’isolotto e della Villa costruita da Publio Vedio Pollione. L’incantesimo maledetto sarebbe stato così potente da superare il mare e penetrare il suo fondale, macchiandolo per sempre con l’influsso della magia nera.
Grazie alla sua atmosfera misteriosa e sopratutto velata, possiamo trovare l’isola come protagonista del brano di Liberato: “Gaiola Portafortuna“, forse espressione usata per liberare questo posto dal luogo comune che rimanda proprio alla sfortuna.
Il Parco Sommerso di Gaiola oggi è un importante sito di Ricerca, formazione, divulgazione scientifica ed educazione ambientale per la riscoperta e valorizzazione del patrimonio naturalistico e culturale del Golfo di Napoli. Gestito dal Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, il Parco Sommerso di Gaiola deve la sua particolarità alla fusione tra aspetti vulcanologici, biologici e storico-archeologici, il tutto nella cornice di un paesaggio costiero tra i più suggestivi del Golfo. I costoni rocciosi e le alte falesie di Tufo Giallo Napoletano, rimodellate dal mare e dal vento, ammantate dai colori della macchia mediterranea, regalano ancora oggi scorci di rara bellezza che da sempre hanno incantato i popoli che qui si sono succeduti.