Il Monastero di Santa Chiara è un luogo di pellegrinaggio e preghiera, ma anche un luogo affascinante in cui è custodita la storia della città di Napoli. Il monastero, fu fondato nel 1310 da Roberto d’Angiò e sua moglie Sancia d’Aragona.
Il Monastero di Santa Chiara: sublime bellezza e radicata storia
Il Monastero di Santa Chiara è un esempio sublime di architettura gotica e barocca. La sua imponente facciata, adornata da rosoni e archi gotici, si staglia maestosa nel paesaggio urbano di Napoli.
La basilica ha il suo ingresso su via Benedetto Croce (decumano inferiore), sorgendo sul lato nord-orientale di piazza del Gesù Nuovo, di fronte alla chiesa omonima ed adiacente a quella delle clarisse, un tempo quest’ultima facente parte del complesso monastico di Santa Chiara.
Si tratta della più grande basilica gotico-angioina della città, caratterizzata da un monastero che comprende quattro chiostri monumentali, gli scavi archeologici nell’area circostante e diverse altre sale nelle quali è ospitato l’omonimo Museo dell’Opera, che a sua volta comprende nella visita anche il coro delle monache, con resti di affreschi di Giotto, un grande refettorio, la sacrestia ed altri ambienti basilicali.
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La tomba dei Borboni nel Monastero
Visitare il Monastero di Santa Chiara, oltre che per uno scopo religioso, può essere interessante anche per i visitatori che desiderano immergersi nella storia Reale di Napoli. Tra i luoghi più interessanti da visitare c’è la Cappella dei Borboni nel Monastero di Santa Chiara che rappresenta senza dubbio una tappa da non perdere.
Attraverso la visita di questo luogo sacro e maestoso, è possibile rivivere i fasti e le vicissitudini della monarchia napoletana. É appassionante sapere che in un luogo già fascinoso di per sé come il Monastero di Santa Chiara, pieno di arte e architettura, ci sia altrettanta storia e simbologia che testimonia il passato di Napoli.
Nel transetto destro della Chiesa di Santa Chiara, è situata la tomba dei Borboni. È un mausoleo ornato di marmi pregiati, sculture eleganti e stemmi nobiliari. Qui riposano i resti di importanti figure della casa reale, tra cui Carlo III di Borbone, Ferdinando I di Borbone e Maria Carolina d’Asburgo-Lorena, regina di Napoli.
Il Chiostro delle Clarisse
Una delle attrazioni più celebri del monastero è il Chiostro delle Clarisse, un gioiello di bellezza architettonica e spirituale. Qui, colonne scolpite e colonnati rinascimentali incorniciano un giardino rigoglioso e una fontana centrale, con la sua combinazione di arte, natura e silenzio, il chiostro incanta e ispira i visitatori, trasportandoli in un mondo di pace e contemplazione.
Il monastero di Santa Chiara come ispirazione per la musica
Il Monastero di Santa Chiara ha ispirato molti artisti nel corso dei secoli, la canzone di Murolo Munasterio ‘e Santa Chiara cantante napoletano.
Anche artisti recenti come Liberato nel suo brano “Partenope” evoca l’atmosfera mistica e romantica del monastero, rendendo omaggio alla sua bellezza eterea.
Ô Chiostro ‘e Santa Chiara na matina te ‘ncuntraje
Accumminciaje a cantá, nun l’aggio fatto maje
Inserendo questa strofa, il cantante Liberato rende omaggio alla tradizione e alla spiritualità del Monastero di Santa Chiara, conferendogli un posto speciale nella storia musicale di Napoli.
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